Il pranzo di Babette

46 pages

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Published by L'Espresso.

ISBN:
978-0-00-041246-1
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Gabriel Axel trasse da questo racconto di Karen Blixen (1885-1962) un film indimenticabile per misura ed eleganza. Misura ed eleganza sono d'altra parte la cifra costante dell'autrice de "La mia Africa", qui alle prese con una storia nordica in cui lo spirito e la carne si ritrovano, per colmo d'ironia, a dividere la stessa mensa. Magnifico personaggio, l'eccezionale cuoca Babette, esule dalla Francia della Comune, si trova a servire due sorelle, le belle e ormai anziane figlie di un venerato pastore protestante che ha fondato una sua piccola setta in un villaggio norvegese. Per gli ascetici fedeli Babette cucinerà un pranzo magnifico e per loro incomprensibile.

3 editions

Mangiamo i pensieri che abbiamo e pensiamo il cibo che mangiamo

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Babette giunge in un piccolo villaggio norvegese circondata da un alone di mistero. Scappata dalla Francia della Comune, forse attiva nelle barricate. Viene accolta da due sorelle non sposate, figlie di un pastore protestante che ha costruito una comunitá puritana basata sull'abnegazione e la modestia. Per anni, si adatta al lore stile di vita, servendolo con dedizione e facendosi amare dall'intera comunitá.

Poi, coi soldi vinti alla lotteria, chiede di poter organizzare un pranzo 'alla francese'. Le sorelle accettano, esitanti, e quando comunicano le loro perplessitá alla comunitá tutti gli invitati si ripromettono di non fare commenti sul cibo, per quanto delizioso, esotico o disgustoso sia.

La scena del banchetto é un miracolo di ironia: gli ospiti (inconsapevolmente ubriachi) scambiano la pace dei sensi con la grazia divina. Il pranzo é un trionfo, un'opera d'arte per un pubblico completamente incapace di apprezzarla.

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