A beautiful reissue of the Booker Prize-winning, New York Times bestselling novel about an Indian family in tragic decline.
Likened to the works of Faulkner and Dickens, this extraordinarily accomplished debut novel is a brilliantly plotted story of forbidden love and piercing political drama, centered on an affluent Indian family that is forever changed by a visit from their English relatives.
Set mainly in Kerala, India, in 1969, it is the story of Rahel and her twin brother Estha, who learn that their whole world can change in a single day, that love and life can be lost in a moment. Armed only with the invincible innocence of children, they seek to craft a childhood for themselves amid the wreckage that constitutes their family. Sweet and heartbreaking, ribald and profound, The God of Small Things is written in a voice so powerful and original that it burns itself into the …
A beautiful reissue of the Booker Prize-winning, New York Times bestselling novel about an Indian family in tragic decline.
Likened to the works of Faulkner and Dickens, this extraordinarily accomplished debut novel is a brilliantly plotted story of forbidden love and piercing political drama, centered on an affluent Indian family that is forever changed by a visit from their English relatives.
Set mainly in Kerala, India, in 1969, it is the story of Rahel and her twin brother Estha, who learn that their whole world can change in a single day, that love and life can be lost in a moment. Armed only with the invincible innocence of children, they seek to craft a childhood for themselves amid the wreckage that constitutes their family. Sweet and heartbreaking, ribald and profound, The God of Small Things is written in a voice so powerful and original that it burns itself into the reader's memory.
(source)
Magnifique livre, très émouvant et incroyablement bien écrit. Ce premier livre de l'auteur, si je me rappelle bien mes lectures à son sujet, fit sensation dans le monde de la littérature anglaise. Il est de fait étudié au Bac français (option littérature anglaise) 2024-2025. Le style est de réalisme magique, vu depuis les yeux de deux enfants, faux-jumeaux, qui ont développés une vision très particulière du monde, certainement par protection. Bien qu'il traite de sujets parfois sur, ce style justement permet d'éviter de se retrouver le cœur trop broyé para leurs tribulations.
Questo romanzo mi ha lasciata molto perplessa e non so bene quale sia la mia opinione finale: non posso dire che mi abbia fatto schifo, ma non mi ha nemmeno soddisfatta del tutto. Durante la lettura, avevo la sensazione di star leggendo qualcosa pericolosamente in bilico tra la buona letteratura e la trashata commerciale. Non si sbilancia mai, né in una direzione né nell’altra, ma ha finito per lasciarmi insoddisfatta.
Mi è abbastanza chiaro il motivo che ha portato Il dio delle piccole cose a diventare un clamoroso caso letterario mondiale, come si dichiara orgogliosamente in copertina: gli amori impossibili ostacolati dalle regole della società vanno sempre forti. Credo che Roy volesse scrivere un romanzo popolare in grado di avvicinare a tematiche complesse come la problematicità del sistema delle caste indiane, le conseguenze nefaste del colonialismo, il sessismo e la discriminazione anche a persone che normalmente non si interessano …
Questo romanzo mi ha lasciata molto perplessa e non so bene quale sia la mia opinione finale: non posso dire che mi abbia fatto schifo, ma non mi ha nemmeno soddisfatta del tutto. Durante la lettura, avevo la sensazione di star leggendo qualcosa pericolosamente in bilico tra la buona letteratura e la trashata commerciale. Non si sbilancia mai, né in una direzione né nell’altra, ma ha finito per lasciarmi insoddisfatta.
Mi è abbastanza chiaro il motivo che ha portato Il dio delle piccole cose a diventare un clamoroso caso letterario mondiale, come si dichiara orgogliosamente in copertina: gli amori impossibili ostacolati dalle regole della società vanno sempre forti. Credo che Roy volesse scrivere un romanzo popolare in grado di avvicinare a tematiche complesse come la problematicità del sistema delle caste indiane, le conseguenze nefaste del colonialismo, il sessismo e la discriminazione anche a persone che normalmente non si interessano granché a queste tematiche, oppure pensano che non le riguardino.
Sicuramente c’è riuscita, ma penso che la riflessione potesse essere gestita in maniera migliore, perché ogni tematica è trattata sul filo di lana della superficialità: non posso dire che Roy abbia l’abbia buttata in caciara, ma mi ha lasciato la sgradevole sensazione che ogni tematica fosse lì solo per contestualizzare i drammi in corso e non per dare loro spessore e significato. Insomma, Roy non è mai riuscita a convincermi che non stesse solo scrivendo un romance da spiaggia, nonostante le belle pagine molto poetiche e alcuni passaggi ispirati.
A tutto questo si somma il fatto che la storia viene piuttosto tirata per le lunghe: si capisce abbastanza presto dove andremo a parare, ma nonostante questo l’autrice fa finta che nessunǝ lo sappia: così ci sorbiamo pagine e pagine di non detti di cui non si capisce bene il senso. Soprattutto alla luce del fatto che le ultime pagine, che raccontano in maniera organica cosa è accaduto per far deragliare definitivamente le vite dei membri di questa famiglia, sono tra le più belle e significative del romanzo. Non so se meritino la fatica per arrivarci, però.